Le elezioni europee di oggi e domani 7 giugno 2009 rappresentano un appuntamento importante per i cittadini dell’Unione che sono chiamati a rinnovare la composizione del Parlamento comunitario.
E’ un appuntamento da non mancare. Spesso l’Europa ci viene raccontata come qualcosa di lontano, fatta di istituzioni e di burocrati di cui non si riesce a percepire l’utilità e l’importanza. Ma non è così.
Anzitutto, l’Europa unita ci ha già assicurato più di cinquanta anni di pace. Se solo pensiamo che nazioni come la Francia, la Germania, l’Inghilterra, l’Italia che si facevano la guerra a ogni muoversi di foglia, con le conseguenze drammatiche che ogni conflitto armato comporta (basta pensare ai milioni di morti e alle distruzioni della prima e seconda guerra mondiale), mentre oggi vivono in pace e anzi cooperano, pur con tutte le difficoltà del confronto politico, ci convinciamo come sia importante mantenere alta l’attenzione sulla necessità che le istituzioni comunitarie siano rafforzate e siano promosse nello sforzo di pervenire a un’ancora maggiore coesione tra i popoli europei. Questo ancor di più oggi, in un momento in cui forze politiche nazionaliste, xenofobe e razziste stanno tentando di riportare indietro l’orologio della storia facendo leva sulla paura delle persone e sul loro senso di insicurezza pure derivante dalla crisi economica.
Un altro buon motivo per andare a votare è che, ormai, l’ottanta per cento delle nuove leggi è di diretta o indiretta derivazione comunitaria. La maggior parte delle norme che si applicano in tema di politiche agricole, di diritti dei consumatori, di rapporti economici e sociali proviene dagli organi politici e legislativi dell’Unione Europea. Tanti diritti si sono potuti affermare grazie all’Unione Europea e molti cittadini riescono a vedersi riconosciuti le loro ragioni con sentenze della Corte di Giustizia Europea alla quale possono rivolgersi, ormai per molte materie, direttamente. Quindi, l’Unione Europea è molto più vicina alle nostre vite quotidiane e ai nostri problemi più di quanto ci immaginiamo e riusciamo a percepire.
Un ultimo motivo, ma forse il più importante, per recarci ai seggi è che il diritto-dovere al voto andrebbe sempre esercitato. Milioni di persone hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà e donarci la possibilità di scegliere i nostri rappresentanti nelle istituzioni. Con l’esercizio del voto come cittadini ci riappropriamo della nostra sovranità e della possibilità di decidere, non delegando alcun altro a farlo per noi.
Queste elezioni, poi, attraverso il meccanismo importante delle preferenze, per fortuna mantenuto a differenza del “porcellum” che regola il rinnovo di Camera e Senato italiani, ci consentono di scegliere i candidati che riteniamo più idonei a svolgere il mandato che con il nostro voto gli affideremo.
Quindi coraggio, tessera elettorale, documento di riconoscimento e via ai seggi per decidere del nostro futuro.
(Sabato, 6 giugno 2009)