Bisogna salvare il Natale", hanno ripetuto ossessivamente tutti i tg in questi giorni. A dirlo non c'è niente di male, servirebbe solo meno ipocrisia e dire chiaramente: "bisogna salvare l'economia generata dal Natale". Certo non è salvo il Natale per i 163 migranti annegati il fine settimana scorsa al largo della Libia e nemmeno per i 50 dispersi dell'altro ieri nel mare Egeo. E non è segno di salvezza l’aumento senza limiti delle spese militari in ogni parte del globo più o meno “sviluppato”, con l’Italia sempre in “prima fila”. Eppure Gesù è venuto per darci la Pace che è fondata sulla Giustizia. Ogni volta che respingiamo un migrante è Gesù che respingiamo. Ogni volta che usiamo i beni di questa terra per usare violenza e uccidere è Gesù che violentiamo e uccidiamo. Cosa ci resta, cosa ne vogliamo fare allora di questo Gesù che, nonostante la nostra indifferenza, viene a bussare (ogni giorno) alle porte del nostro cuore?
Non lasciamolo solo, come prigionero delle nostre chiese, come incatenato ai nostri altari.
Buon Natale a tutte e tutti.

(Venerdì, 24 dicembre 2021)

Ogni volta che mi avvicino alla storia del cristianesimo, mi tormenta sempre la stessa domanda. Perché, a partite dal IV secolo, il messaggio di nonviolenza di Gesù rivolto addirittura all’amore per i nemici, perché i nemici, è vero, li abbiamo ma sono anche loro nostro prossimo, è stato ribaltato in un discorso di potere, di forza e di sopraffazione degli uni sugli altri? 

“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. (Giovanni 13,34-35).

Questo amore incondizionato che Gesù ci ha comandato è stato disatteso, calpestato, frantumato da logiche di dominio che hanno addirittura trasformato l’evangelo in uno stimolo a fare proseliti anche con la spada. Neanche i padri della chiesa si sono avveduti della trappola in cui sono caduti e mentre parlavano di amore e ripetevano i messaggi di fratellanza e carità, allo stesso tempo pretendevano che la loro visione diventasse esclusiva. Così il cristianesimo che ha vinto è diventata una religione imperiale patriarcale, e da religione perseguitata si è trasformata in religione che perseguita, Abbiamo avuto così anche i papi guerrieri. Ma anche i grandi riformatori del XVI secolo non si sono sottratti a questa perversa logica, Zwingli è addirittura morto in battaglia. La contraddizione tra ciò che si proclamava e ciò che si faceva è stata lacerante e ha provocato dolore, crisi violente e guerre.

Quando però poni questi interrogativi rischi di fare la figura dell’ingenuo perché ti risponderanno che bisogna considerare il contesto. Certo per inquadrare i fatti della storia è sempre necessario tenere presente il contesto, ma al tempo di Gesù il contesto non era molto diverso da quello di altri tempi, anzi. C’erano gruppi religiosi in contrasto tra loro, c’era l’impero romano che faceva della violenza un mezzo ordinario per “stabilizzare” le conquiste, aldilà di un’apparente tolleranza. Gesù stesso è morto come il più infimo dei criminali, vittima di sevizie e di cieca violenza. Allora, Gesù è stato un pazzo visionario? Se lo pensiamo, possiamo anche dirlo. Possiamo arrivare al punto di considerare il messaggio di Gesù come qualcosa che non è praticabile nel mondo, e sostenere che senza la forza delle armi e la violenza non sarebbe stato possibile convertire le masse in ogni dove e mantenere una coerenza dogmatica nelle rispettive confessioni. Ma allora diciamo pure che se l’amore di Dio e del prossimo sono i comandamenti più importanti che Gesù ci ha lasciato, nessuno che non li avesse rispettati nella pratica (non solo nelle enunciazioni formali) avrebbe potuto parlare in Suo nome. 

Certo, ora le cose sono migliorate, ma ancora il nome di Gesù e la Sua croce sono strumentalizzati per i propri fini politici e religiosi, per escludere, per erigere muri, per tirare via i ponti, per far naufragare in mare migliaia di persone. Si espone la croce non per associarsi alla vicenda umana di Gesù e a tutta l'umanità dolente, ma per rivendicare la propria supremazia su altri esseri umani. E’ uno stravolgimento continuo dell’evangelo, ma l’evangelo, come tutte le scritture ebraiche, ci insegnano che l’Onnipotente cambia l’ordine del mondo ed è sempre schierato dalla parte degli umili e di chi soffre, perché ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote (Luca 1,46-55).   

(Domenica, 19 dicembre 2021)

 

La Commissione Europea ha ritirato il suo documento sul “linguaggio inclusivo”. Meglio così. L’inclusione non è la sterilizzazione delle differenze, ma è comprensione, empatia, rispetto. Il Natale è sempre il Natale, come il Ramadan è sempre il Ramadan, l’Hanukkah è sempre l’Hanukkah e così via. Ciò che deve essere davvero espulsa dal linguaggio è ogni espressione di odio.
Di “politicamente corretto” si può anche morire.

(Martedì, 30 novembre 2021)

“Fallisci di nuovo, fallisci meglio” (Samuel Beckett). In effetti camminiano dentro la nostra fragile umanità rischiando di passare da un fallimento ad un altro, da una caduta a quella successiva. In tutta questa fatica, ci soccorre però la Misericordia.

Il Midrash racconta che quando Dio decise di creare l'uomo gli angeli protestarono dicendo che l'uomo avrebbe certamente trasgredito alle leggi divine e che avrebbe quindi dovuto essere distrutto. Allora Dio, prima di creare l'uomo creò la teshuvà, la conversione, il ritorno. Si alzò dal trono della giustizia e si sedette sul trono della misericordia, e creò l'uomo (tratto dal n. 203 di QOL).

(Sabato, 13 novembre 2021)

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CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

I sentieri della meditazione

Comunità di Bose

Un'introduzione alle via cristiane, induiste e buddiste della meditazione. Se meditare oggi è quasi una "moda", ci viene invece spiegato come la meditazione ha le sue profonde radici nella fede e nella spiritualità. Talvolta è necessario un maestro e bisogna gestire con rigore e prudenza il desiderio di percorrerne ogni via passando da una spiritualità all'altra. (27 agosto 2024)

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Roberto Esposito

I volti dell'avversario - L'enigma della lotta con l'Angelo

Genesi 32,23-33 racconta di una  lotta tra Giacobbe, uno dei patriarchi di Israele, ed un misterioso personaggio al guado dello Iabbòq. Chi è costui? Un altro uomo, un dio, un angelo, un demone, l'ombra di Giacobbe stesso. L'autore compie un complesso percorso, anche con l'aiuto della psicanalisi, dell'arte e di altri scritti che in qualche modo richiamano la vicenda o la ricordano, per tentare di spiegare ciò che è successo. Ma la spiegazione, come per tutte le altre storie della Bibbia, va trovata nel proprio cuore attraverso i propri occhi e la propria sensibilità.  (28 giugno 2024)

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Pietro Stefani

David Assael

Storia culturale degli ebrei

Undici capitoli (i primi sette curati da Pietro Stefani e gli altri quattro da Davide Assael) in cui è condensata una storia millenaria. Una storia affascinante che aiuta a comprendere anche l'attualità. In continua tensione tra universale e particolare. (6 maggio 2024)

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Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

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Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

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Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

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Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

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A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

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Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

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Valeria Tron

L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

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Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

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Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

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