La vittoria del Si in Irlanda
La vittoria del Si al referendum sull'aborto in Irlanda non è una vittoria della morte sulla vita, ma quella della libertà di coscienza sull'ipocrisia. L'ipocrisia che costringeva tante donne ad andare in Inghilterra o a rivolgersi alle mammane e che oggi anche in Italia priva molte persone di un diritto previsto dalla legge. E' inutile che i vescovi irlandesi e in Vaticano si straccino le vesti perché è anche una loro sconfitta, quella di una chiesa che ormai non può dare più lezioni a nessuno, coperta com'è da i suoi scandali e dal tentativo costante di restare a galla accreditandosi presso i nuovi poteri (vedesi l'ultimo intervento del cardinale Bassetti sui "tempi nuovi" della politica italiana). Io non sono in condizioni di dare un giudizio morale sulla scelta delle donne che decidono di abortire, ma tantomeno lo può fare una chiesa che ha fatto del patriarcato e della mascolinità il suo segno distintivo. Un consiglio però sento di darlo, perché io lo faccio ormai da più di dieci anni e ritengo che sia una scelta trasparente: quello di firmare per l'8 per mille alla chiesa valdese, magari abbinandolo al 5 per mille a Emergency il cui codice fiscale è 97147110155