"Aiutiamoli a casa loro".
Il problema che loro una casa non ce l'hanno più. Prima di parlare, bisogna ascoltarle le loro storie con tutto il carico di sofferenza e di dolore. I loro bimbi sono stati privati dell'infanzia, le loro famiglie separate, i loro migliori amici uccisi dalla stupidità della guerra. Hanno solo il cielo sopra di loro, il mare che può inghiottirli e noi che dobbiamo scegliere da che parte stare. Poi hanno ancora una piccola, grande speranza: quella di un futuro migliore e soprattutto quella di tornare da dove sono partiti, quando la guerra, quando le violenze saranno finite, perché il loro cuore è rimasto sempre lì.

 

(Domenica, 23 luglio 2017)

 
 
 
 

La guerra è la più grande "sanatoria" per ogni genere di violenza e per qualunque omicidio.
Se io ferisco, violento, uccido una persona sono arrestato, incarcerato, punito. Se ferisco, violento, uccido una, dieci, cento, mille persone in guerra perché me lo dice il mio capo di stato, il mio governo, il mio ufficiale, allora posso farlo impunemente, mi diranno che sono un "eroe" e mi appunteranno anche una "bella" medaglia al "valore" su petto.

(Domenica, 2 luglio 2017)

“Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!” (Matteo 23,37).
Questo versetto può essere trasposto, pari pari, a quello che è successo a don Lorenzo Milani, un autentico profeta dei nostri tempi. Domani ricorre il cinquantesimo anniversario della sua morte. Le parole pronunciate, in settimana, da Papa Francesco a Barbiana sono molto significative, nonostante il “solito” accanimento terapeutico del cardinale Betori. Resta però il grande nodo, la gigantesca contraddizione: quella dei cappellani militari. Sono sacerdoti arruolati nelle forze armate, equiparati agli ufficiali e ricevono uno stipendio a carico dello Stato. Se la chiesa cattolica vuole davvero, nei fatti, rivalutare l’esperienza pastorale di don Milani, deve rimuovere questa pietra d’inciampo, questo scandalo rispetto alla nonviolenza evangelica. Don Lorenzo pagò con la solitudine e la sofferenza anche per questo, in particolare per la lettera ai cappellani militari. Se ne ricava un compendio della nostra storia sempre di stretta attualità, il cui cuore, secondo me, è questo: “Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri. E se voi avete il diritto, senza essere richiamati dalla Curia, di insegnare che italiani e stranieri possono lecitamente anzi eroicamente squartarsi a vicenda, allora io reclamo il diritto di dire che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi. E almeno nella scelta dei mezzi sono migliore di voi: le armi che voi approvate sono orribili macchine per uccidere, mutilare, distruggere, far orfani e vedove. Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto”. Chi desidera, ne può leggere il testo integrale.

(Domenica, 25 giugno 2017)

Il richiamo del sangue é un richiamo forte, atavico, ancestrale. Su questo richiamo, però, sono stati commessi i peggiori orrori della storia dell'umanità. Sangue ariano, sangue ebreo, sangue cristiano, sangue sciita, sangue sunnita, sangue tutsi, sangue hutu, sangue slavo... Anche le mafie "usano" il sangue per i loro scellerati giuramenti di iniziazione e di affiliazione. Ma l'autentico richiamo del sangue é quello della vita, della linfa della nostra esistenza. Personalmente non ne conosco altro. E...,da quanto ne so, il sangue ha un solo colore e nessuna etnia se non quella della nostra umanità.

(Domenica, 25 giugno 2017)

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CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

I sentieri della meditazione

Comunità di Bose

Un'introduzione alle via cristiane, induiste e buddiste della meditazione. Se meditare oggi è quasi una "moda", ci viene invece spiegato come la meditazione ha le sue profonde radici nella fede e nella spiritualità. Talvolta è necessario un maestro e bisogna gestire con rigore e prudenza il desiderio di percorrerne ogni via passando da una spiritualità all'altra. (27 agosto 2024)

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Roberto Esposito

I volti dell'avversario - L'enigma della lotta con l'Angelo

Genesi 32,23-33 racconta di una  lotta tra Giacobbe, uno dei patriarchi di Israele, ed un misterioso personaggio al guado dello Iabbòq. Chi è costui? Un altro uomo, un dio, un angelo, un demone, l'ombra di Giacobbe stesso. L'autore compie un complesso percorso, anche con l'aiuto della psicanalisi, dell'arte e di altri scritti che in qualche modo richiamano la vicenda o la ricordano, per tentare di spiegare ciò che è successo. Ma la spiegazione, come per tutte le altre storie della Bibbia, va trovata nel proprio cuore attraverso i propri occhi e la propria sensibilità.  (28 giugno 2024)

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Pietro Stefani

David Assael

Storia culturale degli ebrei

Undici capitoli (i primi sette curati da Pietro Stefani e gli altri quattro da Davide Assael) in cui è condensata una storia millenaria. Una storia affascinante che aiuta a comprendere anche l'attualità. In continua tensione tra universale e particolare. (6 maggio 2024)

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Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

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Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

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Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

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Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

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A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

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Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

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Valeria Tron

L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

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Roberto Breschi

Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

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Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

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