Mc 3,20-21

In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

E' questo uno dei versetti dei Vangeli che mi ha sempre particolarmente colpito e mi fa credere che, seppure gli stessi Vangeli non siano una sequenza di eventi "storici", contengano però la Verità. Una Verità scomoda persino ai "Suoi" che lo avevano preso per pazzo, uno scandalo in una società conformista e patriarcale fondata sui legami di sangue, com'è ancora per alcuni tratti anche la nostra, una Verità sempre scomoda per quelli che rimangono legati alla bugia della "razza", alle "tradizioni", ai propri clan "familiari", "familistici" e clericali, a Dio, padre e famiglia. La Buona Notizia è invece proprio questa: la nostra Libertà. Chi ha scritto i Vangeli non ha temuto di rivelarla, anche se in molti poi hanno provato e provano continuamente ad annacquarla, rinchiudendola in dogmi e precetti.

(Sabato, 20 gennaio 2018)

Questa è Politica, nella sua forma più alta (vale la pena dedicarci un minuto e mezzo - dalla Newsletter chiesadituttichiesadeipoveri del 12 gennaio 2018).

"Cari Amici,
nella campagna elettorale appena iniziata si pone un problema di verità, come si pose in occasione del recente referendum costituzionale. Si è dato per scontato, da giornalisti degli studi televisivi, col supporto del filosofo di studio, che "tutti" dicono bugie, perché la campagna elettorale sarebbe il luogo delle favole, non della realtà effettiva. Ma se "tutti" dicono bugie, non c'è ragione di sceglierne alcuno: dunque gettare il fango della menzogna su tutti i politici e su tutto il momento elettorale della politica, significa militare per l'antipolitica, stornare dal voto gli elettori di cui pure si lamenta l'astensione, incoraggiare i populismi e quindi in sostanza, ancora una volta licenziata la politica, conservare l'attuale dominio dei poteri qual è.
Non a caso la previsione-speranza che emerge da gran parte dei talk show televisivi è che, non potendosi dopo le elezioni mettere insieme una fiducia a un governo, resti a governare a tempo indeterminato (un precario in meno!) un governo senza fiducia, cioè in pratica quello che c'è.
Di questo deficit di verità, imputato ai politici, peraltro i giornalisti non sono esenti, anzi proprio per il loro ruolo molti di loro, nell'accanimento con cui cercano di promuovere uno e distruggere altri, sono gli officianti ministri della menzogna.
Per esempio è una bugia dire che tutti promettono di abbassare le tasse; non tutti lo fanno, e in ogni caso bisognerebbe spiegare che si parla di due cose diverse: una cosa è abbassare le imposte per tutti, e un'altra è abolire una tassa. Nel primo caso si tratta di togliere risorse alla fiscalità generale fino a promettere un'aliquota del 15 % per tutti, cosa impedita dalla sacrosanta progressività del sistema tributario, non a caso prevista dalla Costituzione all'art. 53 non nel titolo dei "rapporti economici" ma in quello dei "rapporti politici", perché ne va della democrazia e della Repubblica; nel secondo caso si tratta di agire su una tassa di scopo, con cui si pagano dei servizi, che per altissimi motivi lo Stato può prendersi a carico, come fa per la sanità garantita a tutti i cittadini; sarebbe questo il caso dell'abolizione delle tasse universitarie per assicurare a tutti, ricchi o poveri che siano, il diritto allo studio fino ai gradi più alti.
Ma un problema di verità si pone anche quando l'ISTAT dà i numeri dell'aumento dell'occupazione, intendendo per occupazione anche un lavoro di un'ora alla settimana, e in realtà si sono perdute un miliardo e duecento milioni di ore lavorative; come c'è un problema di verità quando ci si gloria della riduzione dei flussi migratori, mentre in questo inizio di gennaio vi sono già quasi 200 migranti morti o dispersi nel Mediterraneo centrale, quando nell'intero mese di gennaio dell'anno scorso i morti furono 254..."

(Domenica, 14 gennaio 2018)

Prima di capodanno ho guardato "Dunkirk", il film di Christopher Nolan che racconta l'evacuazione dalla spiaggia francese, nel maggio 1940, di migliaia di soldati inglesi assediati dai tedeschi. A parte l'assoluta "bellezza" cinematografica, mi sono intristito al pensiero di quei giovani (molti dei quali avevano pressapoco l'età di mio figlio), intrappolati come dei topi, che tentavano ogni espediente pur di sopravvivere e di come quell'Europa fosse davvero "matrigna", perché condannava milioni di persone alla morte sotto le armi e le sue città alla distruzione. Almeno questo nell'Europa di oggi non c'è più. Ci sono però volute due sanguinose guerre mondiali. Oggi, abbiamo la personale responsabilità di fare tutti qualcosa perché quell'oscurità, quell'onda nera non ritorni, perché nessuno dei nostri ragazzi debba morire su un campo di battaglia, per ordine di qualsivoglia potente. So anche che questo non basta, perché abbiamo bisogno di un'Europa ancora più solidale, nella quale libertà e uguaglianza possano davvero, nella sostanza, avere finalmente la meglio su ogni egoismo e tirannia. Proprio per questo non possiamo tirarci indietro, perché la storia è fatta di processi, di grandi passi in avanti e anche di miseri passi all'indietro, e noi siamo in mezzo ad un processo che dovrà portarci ad un'Europa svuotata da ogni sfruttamento, un'Europa felice, accogliente e inclusiva, maestra di Pace e di nonviolenza non solo nei confronti di se stessa, ma anche di tutti gli altri popoli, soprattutto dei più deboli. Dipende anche da ognuno di noi.

(Martedì, 2 gennaio 2018)

C'è una malattia che deve preoccuparci più di ogni altra, è quella in cui cominciamo a credere che il nostro ombelico sia al centro del mondo, è quando siamo pronti a dare l'offerta al "santo" ma di fronte al povero che ci tende la mano ci giriamo dall'altra parte, rifiutando di riconoscerne il volto. Quel Gesù di cui domani facciamo memoria, è stato, sin dalla nascita, un segno di contraddizione, di rottura, ed è per questo che è un simbolo universale di giustizia in cui tutti (anche i non credenti) possono riconoscersi. Non è quel Gesù edulcorato che ci hanno insegnato al catechismo per assopirci le coscienze. Con la sua parola ha ribaltato le categorie e i "valori" sociali, per quella sua parola è stato ucciso dal potere religioso e imperiale. È una parola "scomoda". Se avesse voluto il quieto vivere avrebbe vissuto cent'anni. Se quella parola non ci scuote ogni giorno le coscienze, non ci mette in crisi, allora è stata pronunciata invano. "...Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso...Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione..." (Luca 12).
Buon Natale a tutte e tutti.

(Domenica, 24 dicembre 2017)

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CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

I sentieri della meditazione

Comunità di Bose

Un'introduzione alle via cristiane, induiste e buddiste della meditazione. Se meditare oggi è quasi una "moda", ci viene invece spiegato come la meditazione ha le sue profonde radici nella fede e nella spiritualità. Talvolta è necessario un maestro e bisogna gestire con rigore e prudenza il desiderio di percorrerne ogni via passando da una spiritualità all'altra. (27 agosto 2024)

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Roberto Esposito

I volti dell'avversario - L'enigma della lotta con l'Angelo

Genesi 32,23-33 racconta di una  lotta tra Giacobbe, uno dei patriarchi di Israele, ed un misterioso personaggio al guado dello Iabbòq. Chi è costui? Un altro uomo, un dio, un angelo, un demone, l'ombra di Giacobbe stesso. L'autore compie un complesso percorso, anche con l'aiuto della psicanalisi, dell'arte e di altri scritti che in qualche modo richiamano la vicenda o la ricordano, per tentare di spiegare ciò che è successo. Ma la spiegazione, come per tutte le altre storie della Bibbia, va trovata nel proprio cuore attraverso i propri occhi e la propria sensibilità.  (28 giugno 2024)

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Pietro Stefani

David Assael

Storia culturale degli ebrei

Undici capitoli (i primi sette curati da Pietro Stefani e gli altri quattro da Davide Assael) in cui è condensata una storia millenaria. Una storia affascinante che aiuta a comprendere anche l'attualità. In continua tensione tra universale e particolare. (6 maggio 2024)

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Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

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Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

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Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

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Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

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A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

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Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

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L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

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Roberto Breschi

Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

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Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

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