L'accoglienza è un dovere di tutti.
Oggi nella nostra società quando si parla di stranieri sono molti (persone, movimenti ideologici e politici) coloro che non amano sentirne parlare e rifiutano a priori qualunque argomento che parli di accoglienza e di rispetto per le persone straniere, dicendo prima gli italiani o rimandiamoli a casa loro.
L'emigrazione che é in atto in questo periodo storico e che ha assunto proporzioni enormi per lo spostamento in massa di tante persone, spinte dalla ricerca di migliori condizioni di vita fuori dalla loro patria, non si fermerà tanto facilmente considerando i dislivelli economici tra nord e sud del mondo, i disastri ambientali, le discriminazioni tra popoli ed etnie diverse, le persecuzioni politiche, religiose, le guerre e tutto ciò che viola la libertà e i diritti umani.
Questo spostamento di persone ci mette di fronte ad alcuni problemi di accoglienza prima e di convivenza poi e tutti dobbiamo prendere coscienza che queste persone ci sono e ci chiedono aiuto e non possiamo, da persone e da cristiani, rifiutarli o respingerli.
Papa Francesco qualche giorno fa ha detto: "Dio ci chiederà conto di tutte le vittime dei viaggi della speranza".
Per cui dobbiamo prepararci ad accoglierli, chiunque siano, al di là delle loro origini, del colore della loro pelle, del loro status politico, sociale, religioso e della loro cultura.
Gesù disse: "Ero forestiero e mi avete accolto".
L'accoglienza é un dovere di tutti, ma per i cristiani è qualcosa di più, perché noi dobbiamo imitare Gesù e operare secondo il vangelo che ci ha lasciato, non possiamo, pertanto tirarci indietro e rinnegare il nostro essere seguaci di Cristo.
Poi dobbiamo conoscerli, conoscere la loro storia, il loro paese d'origine, la loro cultura e convivere con essi, tenendo presente che al di là delle differenze che esistono tra le persone e i popoli c'è una fondamentale comunanza, l'essere persona, in quanto le diverse culture non sono altro che diversi modi di affrontare l'esistenza.
"Non incontrerai mai due volti identici. Ciascun volto e' simbolo di vita. E tutta la vita merita rispetto. É trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé" (Tahar Ben Jelloun, scrittore marocchino impegnato contro il razzismo).
Teresa Melissari
(Collaboratrice Migrantes Padova, Insegnante di lingua italiana agli stranieri)
(Venerdì, 28 agosto 2020)