Non riuscendo neanche ad immaginare un minimo di futuro per il Paese, sono costretti ad inventarsi il nemico di turno.
In rapida successione "rave" e migranti, vedremo il prossimo.
Tra qualche mese, magari se la prenderanno con l'UE cinica e bara.
Sul resto non sanno che pesci prendere.
La conferenza stampa del governo di ieri, dopo il consiglio dei ministri, ha dimostrato la loro assoluta inconsistenza, bravi solo a pronunciare il solito e logorato slogan: "non siamo la Repubblica delle banane".
Una cosa imbarazzante e deprimente: nessuna risposta ai giornalisti sui grandi temi economici, solo sconcertanti balbettii.
Si guardavano tra loro, come a dire: ma questi mò che vogliono?
Sembrava di trovarsi dentro un film di Alberto Sordi, mancava solo la pora Sora Lella.
Però sul decreto "rave", sui migranti e sulle navi delle Ong hanno tenuto il punto, invocando il rispetto della "legalità”.
Peccato che non sanno di cosa parlano.
Peccato che con il decreto "rave" hanno introdotto intenzionalmente una norma liberticida applicabile in una indefinita e indefinibile quantità di casi.
Peccato che non "conoscono" il diritto internazionale del mare che prevede l'approdo nel porto più vicino e sicuro.
Peccato che nel 2021 i Paesi che hanno accolto di più sono stati la Germania (191.000 richieste d'asilo), la Francia (121.000) e la Spagna (65.000). Noi siamo solo quarti con 53.000 (Fonte: Agenzia Europea per l'asilo).
Peccato che, in rapporto al numero di abitanti, il Paese che accoglie di più è Cipro, seguito da Austria e Slovenia (Fonte: Agenzia Europea per l'asilo).
Meno male però che abbiamo un solo capitano (proprio come Bolsonaro).
(Sabato, 5 novembre 2022)