È questo lo slogan con il quale le nostre sorelle iraniane stanno lottando e morendo per la sconfitta della tirannide nel loro Paese.
Non pensiamo sia una cosa che, con l’aria che tira, non ci riguardi in prima persona.
La loro lotta, potrebbe diventare concretamente a breve anche la nostra.
C’è un progressivo degrado e restringimento delle libertà civili e sociali.
Stati Uniti, Russia, Iran, Egitto, Afghanistan, Cina, Ungheria, Polonia e potremmo andare avanti.
In Turchia poi è stata approvata una vaga “Legge sulla disinformazione” che punisce, con il carcere da uno a tre anni, chiunque pubblichi e/o condivida, anche online, “fake news” che possano mettere in pericolo la “pace pubblica e sociale”.
E chi stabilisce se disturbi la “pace pubblica e sociale”?
Noi come presidio abbiamo la Costituzione, ma restiamo vigili.
In un modo o in un altro, ci proveranno.
Sono “anime nere”, sono minoranza nel Paese ma presumono di avere i “pieni poteri”.
(Sabato, 15 ottobre 2022)