In questi giorni pieni di parole lanciate come macigni, di giudizi e condanne feroci e senz’appello, forse servirebbe un po’ più di carità. Soprattutto per chi crede in Cristo, esercitarsi nella carità può servire ad allontanarsi dalla tentazione di sentirsi "padri-eterni", soli e assoluti possessori della verità rivelata. Ma, anche per chi non crede, la carità può essere vissuta come una virtù laica che tutto comprende e tutto libera.
Per non aggiungere altre parole personali alle tante già in circolazione, riporto solo i versetti del capitolo 13 della prima lettera di San Paolo ai Corinzi che nella nuova traduzione della Conferenza Episcopale Italiana è intitolato “Inno alla carità”.
"1Corinzi 13 – Inno alla Carità – 1Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cembalo che strepita.
2E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
3E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
4La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
8La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 9Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. 10Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11Quand’ero bambino, parlavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
12Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. 13Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!"
(Giovedì, 12 febbraio 2009)