Dobbiamo credere ancora che ci sia la possibilità di un mondo "bello". Un mondo dove la convivenza pacifica tra tutti i popoli possa avere la meglio sull'abbrutimento della violenza. Un mondo nel quale si possa anche "litigare" senza spararsi gli uni gli altri. Un mondo in cui il conflitto sia regolato dalle Parole e dalla Conoscenza e non dalle armi. Noi dobbiamo crederci ancora!
(Martedì, 17 novembre 2015)