In Abruzzo il ladro è arrivato di notte, nascosto nel buio, invisibile, implacabile. Senza farsi scoprire, ha stroncato il sonno della città e dei paesi, ha rubato vite e anime. E’ passato come l’angelo della morte per annientare desideri e speranze, prendendosi, per non restituirla mai più, la normale quotidianità delle persone fatta di piccoli e grandi gesti, di miseria e nobiltà. Il ladro poi è scappato e nessuno lo prenderà mai per fargli restituire il maltolto. Li ha lasciati nudi, increduli e sofferenti, con una sola domanda che affiora sulle labbra: perché?
Così è iniziata la Settimana Santa, con migliaia di persone che hanno vissuto e vivranno la loro terribile passione, sgomente davanti a un destino che non potevano mai pensare di dover affrontare. Così proseguirà questa Settimana Santa, con l’unica cosa che possiamo fare: offrire la nostra solidarietà e pregare per la loro resurrezione.
(Martedì, 7 aprile 2009)