In questo nostro tempo nel quale, come giustamente dice Papa Francesco, è in corso la terza guerra mondiale, non possiamo e non dobbiamo perdere la speranza.
Di seguito, riportiamo alcune riflessioni tratte dallo storico e coraggioso discorso che il presidente egiziano "Anwar Al-Sadat pronunciò alla Knesseth - il parlamento israeliano - il 20 novembre 1977. Un discorso che rese irrevresibile la ricerca dell'accordo di pace.
"Signore e signori, ci sono momenti nella vita delle nazioni e dei popoli in cui diventa fondamentale che coloro che posseggono saggezza e chiarezza di visione sorveglino i problemi, in tutta la loro complessità, per proseguire con coraggio verso nuovi orizzonti...Dobbiamo innalzarci tutti al di sopra di ogni teoria obsoleta di superiorità, e la cosa più importante da tenere a mente è che mai dobbiamo dimenticare che l'infallibilità è prerogativa esclusiva di Dio...Qualsiasi vita perduta in una guerra è una vita umana, sia essa araba o israeliana. Una moglie che diventa vedova è un essere umano privato di una vita felice con la propria famiglia, araba o israeliana che sia...I bambini innocenti, sottratti alle cure e alla compassione dei genitori, sono orfani di tutti noi. Tutti, sia che vivano in terra araba o israeliana. Sono loro a chiederci di essere responsabili, così da garantire una vita tranquilla adesso e in futuro. Nel loro nome, nel nome della vita dei nostri figli e dei nostri fratelli, per concedere alle nostre comunità di lavorare per il progresso e la felicità del genere umano, per sentirsi al sicuro con il dirittto di vivere una vita dignitosa, per le generazioni che verrano, per il sorriso sul viso di ogni bambino nato nelle nostre terre, per tutti questi motivi ho deciso di presentarmi qui nonostante i pericoli, per consegnarvi un messaggio...Signore e signori, la pace non è semplice sostegno alle parole scritte. E' piuttosto una riscrittura della storia. La pace non è un gioco a cui si ricorre per difendere alcuni capricci o mascherare determinate ammissioni. Nella sua essenza, la pace è una lotta tremenda contro tutte le ambizioni e tutti i vani desideri...Tu, madre in pena, e tu, vedova, tu, figlio che ha perso il padre o il fratello, tutte le vittime della guerra, riempite l'aria con canti di pace, riempite i vostri cuori con aspirazioni di pace. Create qualcosa che sbocci e viva. Fate della speranza un codice di comportamento e un incentivo allo sforzo..."
(Domenica, 15 febbraio 2015)