Ieri sera ho visto un Papa affaticato, stanco e, purtroppo, molto triste. Mi è venuto naturale affiancare le immagini di Giovanni XXIII dell'11 ottobre 1962 e quelle di Benedetto XVI cinquant'anni dopo. La sensazione che ho avuto è quella di due chiese lontane, la prima capace di lanciare un grande messaggio di entusiasmo, di speranza, di affetto verso ogni uomo e ogni storia personale, quella di oggi ripiegata su se stessa e nuovamente assediata dai "profeti di sventura".
(Venerdì, 12 ottobre 2012)