Preghiera e solidarietà per tutte le persone coinvolte nel disastro delle Marche.
Le storie che si ascoltano e si leggono sono estremamente dolorose.
Non è più il tempo di chiudere gli occhi, le orecchie e la bocca nell'attesa della prossima "bomba d'acqua", sperando che comunque non riguardi noi.
E' il tempo della consapevolezza che l'emergenza climatica è la prima emergenza.
E' un'urgenza globale. Anche in Pakistan più di venti milioni di persone hanno perso il poco che avevano a causa delle recenti alluvioni.
Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa, ma chi governa (in tutto il mondo) ha il dovere di investire nella sicurezza ambientale, nella cura del territorio, invece di lottare e uccidersi per un fazzoletto di terra.
Altrimenti la Terra (anche quel fazzoletto) non ci sarà più.
(Sabato, 17 settembre 2022)