E’ chiaro che le ultime sciocche e indegne parole pronunciate oggi da Ignazio La Russa sui fatti riguardanti l’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine costituiscono un’ulteriore fase delle loro “prove tecniche” in vista del prossimo 25 aprile.
Ciò che preoccupa non è peró il loro ridicolo tentativo di revisionismo.
La Storia non si cancella.
Ciò che preoccupa è la loro incompetenza, l’arretramento sul piano dei diritti civili e sociali, l’isolamento a cui stanno condannando il nostro Paese.
Ciò che inquieta è il loro cinismo.
Ciò che turba è la loro “visione” punitiva per tutto ciò che non rientra nel loro “modello”.
Ciò che costerna è l’ideologia imposta dal loro limitato punto di vista sull’umano e sul mondo, che vuole annichilire persone, pensieri, libertà, convivenza, bellezza, solidarietà, tutto ciò che non corrisponde al loro pernicioso concetto di “regolarità”, al paradigma velenoso del “dio, patria, famiglia”.
Ma cos’è regolare e cosa non lo è?
Il loro fascismo è “regolare”?
(Venerdì, 31 marzo 2023)