Sino al 24 luglio prossimo è possibile firmare per sostenere le proposte di referendum abrogativo di alcuni punti della legge elettorale vigente.
Nella passata legislatura la maggioranza di centrodestra, quasi alla vigilia del voto, approvò la "famigerata" legge elettorale Calderoli. Si tratta della vera legge elettorale truffa della nostra storia repubblicana, definita dallo stesso ideatore una "porcata" e ormai universalmente descritta come il "porcellum".
Nel 2006 siamo andati a votare per liste bloccate, senza avere la possibilità di scegliere il candidato che più ci rappresentava. Una legge fatta su misura per le segreterie dei partiti che hanno potuto inserire nelle liste persone di apparato e fedelissimi totalmente sganciati da qualsiasi rapporto con il territorio e con gli elettori. E' stato un voto al buio. Il cittadino è stato scippato della possibilità di valutare le proposte politiche di chi gli chiedeva il consenso, allontanandolo ancora di più dalle nomenclature partitiche. Se a ciò aggiungiamo l'opportunità che è stata data ai partiti di presentare candidature multiple, cioè gli stessi candidati in più collegi, opportunità che gli stessi partiti hanno colto a piene mani, il disatro per la democrazia è stato completo. Una legge sciagurata, che, tra l'altro, è sicuramente artefice del momento di incertezza poltica che il nostro paese sta vivendo.
Le proposte di referendum si prefiggono di eliminare alcune delle storture della legge elettorale vigente, una tra le tante proprio la possibilità delle candidature multiple. Ma l'aspetto principale è che, se si raccoglieranno le 500.000 firme necessarie, sarà lanciato un fortissimo stimolo e un monito al Parlamento perchè adotti una nuova legge, più rispondente alle esigenze democratiche di un paese moderno, più vicina ai cittadini e, oserei dire, anche più consona allo spirito della Costituzione Repubblicana.
Allora, per ridare voce ai cittadini, andiamo a firmare. Lo si può fare, oltre che nei banchetti appositamente allestiti dal Comitato Referendario, presso le segreterie di tutti i Comuni italiani.
(Sabato, 14 luglio 2007)
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