Ho appena letto un pensiero del teologo Vito Mancuso, dal suo ultimo libro "Obbedienza e libertà - Critica e rinnovamento della coscienza cristiana".
Lo trascrivo, perché mi sembra una provocazione interessante sopratutto di questi tempi.
"Perché si possa dare un'autentica e liberante esperienza di verità occorre aprirsi senza timore allo spirito dell'eresia. E' la messa in dubbio, l'interrogazione inquieta, l'indagine che procede senza predeterminare già quale debba essere il risultato finale, a costruire il metodo verso la verità che libera. Eresia e verità sono contrarie e incompatibili solo per il potere, ma non lo sono in alcun modo per la ricerca del vero, del bene, del giusto.
(Mercoledì, 13 giugno 2012)