15 aprile 2007
La nostra vita è fatta di incontri e di volti. Centinaia di persone incrociano le nostre esistenze nelle più varie occasioni. Ciascuna di loro, anche se non ce ne rendiamo conto, ci lascia una traccia, un segno del suo passaggio.
Ci sono però degli incontri speciali ai quali rimaniamo più legati. Non importa come sono avvenuti, forse non ricordiamo neppure quando, eppure sono diventati per noi dei punti di riferimento con i quali la nostra vita si confronta e trova spesso un’oasi di stabilità e di fiducia. Sono quelle persone che puoi non vedere e non sentire anche per mesi, ma sai che ci sono, che ti vogliono bene. Sono quelle amicizie sincere, fuori da ogni interesse, fuori da ogni morbosità di possesso e di esclusività e perciò libere di esprimersi in tutta la loro potenzialità. Non c’è bisogno di toccare, di provare quotidianamente la loro fedeltà, basta un pensiero, è già sufficiente la gioia di averle conosciute. Nel rapporto con queste persone nessun posto è lontano perché le nostre anime avvicinano ciò che può apparire distante, nessuna separazione è possibile perché ci lega un sentimento che va oltre le nostre azioni quotidiane ed il luogo fisico in cui ci troviamo.
Sono amicizie circolari che prima o poi spontaneamente, senza forzare le situazioni, ritrovano la bellezza e l’emozione dell’incontro personale, del contatto ravvicinato. Basta poco e può avvenire anche per caso, una telefonata, un messaggio, magari una serata in pizzeria e capisci ancora di più quanto sono preziose.