Gli italiani sono sempre di più un popolo di teledipendenti. Immersi ormai in un gigantesco reality, stanno perdendo definitivamente il senso dell’orientamento e non riescono, o non vogliono, capire che il limite del rincretinimento individuale e collettivo è ampiamente oltrepassato. Tutto è un immenso show che deve essere vissuto in presa diretta e del quale ognuno può, anzi deve, diventare protagonista. E così quello schermo fagocita coscienze, valori, sentimenti, individui.

Anche la politica, invece di occuparsi dei problemi del paese, perde buona parte del suo tempo a discutere su ciò che deve o non deve essere trasmesso in tv, in un gioco che sembra essere alimentato in maniera speculativa dai vari “attori” di una commedia infinita.

La "moderna" televisione ha poi eliminato il dialogo per introdurre la lite continua, vince chi è capace di alzare più la voce, anche se poi non ha niente da dire. Se fino alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso la televisione ha contribuito a unire il paese e a migliorare la cultura di molti cittadini, a partire dagli anni ‘80 si è incamminata, con poche eccezioni, verso il percorso inverso sdoganando informazione faziosa, volgarità varie, scempi in diretta. E il frutto di quasi trenta anni di cattiva tv ha prodotto ciò che abbiamo di fronte: l’annullamento della coscienza critica, il falso mito del successo e dei soldi facili, l’adozione a modello di vita di pupi, veline, persino di criminali, altre amene mediocrità, e chi più ne abbia più ne metta.

Quello che a cui poi stiamo assistendo in questi ultimi giorni ci da il segno che forse abbiamo raggiunto il fondo e che è il momento di fermarsi e non accettare più supinamente ciò che ci viene proposto. Un primo moto di ribellione esiste. Abbiamo dei bellissimi telecomandi, usiamoli per cambiare canale o se, necessario, spegnere il televisore: state tranquilli che se ne accorgeranno.

(Venerdì, 22 ottobre 2010)

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CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

I sentieri della meditazione

Comunità di Bose

Un'introduzione alle via cristiane, induiste e buddiste della meditazione. Se meditare oggi è quasi una "moda", ci viene invece spiegato come la meditazione ha le sue profonde radici nella fede e nella spiritualità. Talvolta è necessario un maestro e bisogna gestire con rigore e prudenza il desiderio di percorrerne ogni via passando da una spiritualità all'altra. (27 agosto 2024)

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Roberto Esposito

I volti dell'avversario - L'enigma della lotta con l'Angelo

Genesi 32,23-33 racconta di una  lotta tra Giacobbe, uno dei patriarchi di Israele, ed un misterioso personaggio al guado dello Iabbòq. Chi è costui? Un altro uomo, un dio, un angelo, un demone, l'ombra di Giacobbe stesso. L'autore compie un complesso percorso, anche con l'aiuto della psicanalisi, dell'arte e di altri scritti che in qualche modo richiamano la vicenda o la ricordano, per tentare di spiegare ciò che è successo. Ma la spiegazione, come per tutte le altre storie della Bibbia, va trovata nel proprio cuore attraverso i propri occhi e la propria sensibilità.  (28 giugno 2024)

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Pietro Stefani

David Assael

Storia culturale degli ebrei

Undici capitoli (i primi sette curati da Pietro Stefani e gli altri quattro da Davide Assael) in cui è condensata una storia millenaria. Una storia affascinante che aiuta a comprendere anche l'attualità. In continua tensione tra universale e particolare. (6 maggio 2024)

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Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

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Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

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Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

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Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

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A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

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Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

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Valeria Tron

L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

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Roberto Breschi

Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

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Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

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