La quarta conversazione del progetto “I diritti umani vanno scuola”, svoltasi ieri presso l’Itis di Chiaravalle Centrale, ha focalizzato il tema della partecipazione. Il professore Alberto Scerbo, preceduto dall’intervento dell’avvocato Domenico Cortese che ha interagito con i ragazzi attraverso una lettura commentata di alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e della Costituzione Italiana, ha stimolato gli studenti delle quinte classi del Liceo scientifico di Chiaravalle Centrale a riflettere sull’importanza dell’impegno nella società. E’ necessario uno sforzo di sano protagonismo per diventare artefici del proprio futuro, per non lasciare che le decisioni di altri ci piovano semplicemente e inconsapevolmente addosso. Nella partecipazione c’è tutto il seme della democrazia, un seme che va curato e coltivato con coerenza e dedizione, senza lasciarsi scoraggiare dai possibili fallimenti e dalla paura di rimanere qualche volta soli.
Sul tema dei diritti umani il professore Scerbo ha ricordato che la loro violazione, in qualsiasi parte del mondo, non può lasciarci indifferenti e freddi, perchè la percepiamo lontana da noi. Invece quella violazione ci riguarda, ci interroga direttamente, non fosse altro per il fatto che i diritti non sono conquistati una volta per tutte, ma bisogna difenderli sempre strenuamente. Ogni violazione commessa contro l'uomo, anche in Tibet, o in Sudan, o in Birmania ci richiama al nostro impegno perché, se non reagiamo oggi, domani potremmo non essere in grado di reagire neanche contro la violazione perpetrata nei nostri stessi confronti.
Prossimo appuntamento, domani alle ore 11.15, presso l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura di Chiaravalle Centrale.
(Domenica, 29 marzo 2009)