“Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: dove sei?” (Genesi 3,9). Adamo ed Eva si erano “nascosti” dalla presenza del Signore. Nascondersi, è quello che è tentato di fare ognuno di noi quando pensa di poter scappare da se stesso e dalle proprie responsabilità. La domanda “dove sei?“ è rivolta infatti a ciascuno e ciascuna di noi, perché il Signore ci cerca, non perché non sa dove ci troviamo, ma perché vuole provare a stabilire con noi sempre una nuova relazione. E’ una domanda che, proprio come nel racconto biblico, ci mette a nudo scoprendoci per quello che siamo e ogni volta noi magari balbettiamo una risposta che è insufficiente. Ma Dio non si scoraggia e ogni giorno ci viene a trovare e, se vogliamo, possiamo riuscire ad ascoltarlo nella confidenza della Sua parola e del Suo amore: Ehi tu (ci chiama ognuno e ognuna con il nostro nome), dove sei, a che punto sei della tua vita? La risposta tocca a noi, possiamo fare finta di non udire la Sua voce o anche fare spallucce girandoci dall’altra parte. Dio non ci costringe mai a rispondere, è rispettoso della nostra libertà, quella libertà che ci ha donato con la vita. Quello che Lui cerca senza stancarsi è una relazione, la relazione con ognuno di noi, perché potrebbe anche sembrare strano a pensarsi ma Lui ha bisogno dell’uomo, per questo ci ha creati.
(Domenica, 10 maggio 2020)