Ricevo dal mio amico Peppe Sestito, e pubblico con amarezza. Succede a Novalba di Cardinale, Catanzaro, Italia, 25 febbraio 2020
E' capitato, in questi giorni, a mia sorella Antonella, anche lei costretta sulla sedia a rotelle a causa di una malattia vasculitica invalidante, ma poteva capitare a qualunque altra persona comunemente considerata disable. Su richiesta di una giovane, anch'essa della frazione di Novalba di Cardinale che prossimamente deve ricevere la cresima, aveva accettato con gioia di cresimarla e di farle da Comare, come si dice dalle nostre parti. Ma rimarrà una Comare negata perchè il parroco, forse d'accordo col vescovo, le ha detto chiaramente che non può cresimare ne partecipare alla funzione per questioni di disagio pratico...con giustificazioni del tipo che la chiesa di Cardinale dove si svolgerà la sacra funzione è piccola e non c'è lo spazio di movimento nei pressi dell'altare e che lei non potendosi sollevare in piedi nel momento cruciale per posare la sua mano sulla spalla della cresimanda creerebbe una difficoltà alla somministrazione del sacramento della confermazione, per cui è meglio che la ragazza cerchi un'altra donna cristiana disponibile. Cosa che certamente sarà fatto ma, a parte che le persone interessate ci sono rimaste molto male, a parte che con un po' di comprensione i problemi erano risolvibili, ad esempio la ragazza poteva benissimo abbassarsi un tantino e mia sorella sollevata un poco per un attimo, resta il fatto che forse Gesù non si sarebbe certo comportato così. E a tal proposito riporto in sintesi il brano evangelico del paralitico nella casetta di Cafarnao. "Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra...- disse al paralitico -. ti ordino alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua". Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!". Lui non guardò alla sua comodità ma alla fede del malato e dei suoi amici accompagnatori che, essendo la stanzetta troppo piccola e affollata, lo calarono addirittura scoperchiando il tetto!...e lui, per di più, lo guari!...accogliendolo benevolmente in quella che non era nemmeno casa sua! E la chiesa,per quanto piccola sia, mi pare che sia la casa di Dio, o no? E così fece capire che il malato era uguale a tutti gli altri nonostante l'impedimento della malattia. Chissà forse Gesù, il classico schiaffetto, più che ai cresimandi l'avrebbe dato ai cresimatori! Vescovo e parroco, in un certo senso, avrebbero potuto compiere un piccolo miracolo, meravigliando tutti, ed invece tutti, o almeno i conoscenti di Antonella e della sua comaruccia, si meravigliano del loro comportamento, che possiamo dire poco caritatevole.
(Martedì, 25 febbraio 2020)