Gli stracci che stanno "volando" in Vaticano sulla pedofilia, uno dei peggiori crimini di cui una persona possa macchiarsi, dimostrano come le curie, come peraltro tanti luoghi di potere, siano covi di serpenti e di corvi che allontanano le persone dal "gusto", dalla "bellezza" della fede. Essendomi anch'io allontanato progressivamente dal "cattolicesimo" come "religione imperante", non entro in merito a quello che sta succedendo nei "sacri palazzi". Però alcune domande mi sento di formularle. A cosa servono ad una chiesa, che dovrebbe avere come missione esclusiva quella predicare il Vangelo, uno stato, una banca, un esercito (la guardia svizzera)? A cosa serve un clericalismo come classe sacerdotale chiusa in se stessa? A cosa serve l'esclusione dai "luoghi decisionali" dell'altra metà del cielo (pur rappresentando l'altra metà del cielo la maggior parte dei "fedeli" e di coloro che partecipano con assiduità ai riti religiosi), esclusione che non trova alcun fondamento in alcun passo del Vangelo? A cosa serve il celibato, se non a dimostare solo "formalmente" che i sacerdoti sono una classe di puri che respingono ogni tentazione sessuale e quindi separati dagli altri comuni mortali peccatori e fornicatori (cosa smentita dalla realtà dei fatti e dalla cronaca quotidiana)?
(Domenica, 2 settembre 2018)