Ieri pomeriggio, nell'aula Sancti Petri di Catanzaro, nell'ambito dell'incontro-dibattito "In nome del popolo inquinato: l'informazione al servizio della verità", organizzato dall'Ufficio comunicazioni sociali e dalla Commissione giustizia, pace e salvaguardia del creato della Diocesi di Catanzaro-Squillace, è stata ricordata la figura di Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994, insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin. A raccontare la storia di Ilaria è stato un altro giornalista, Luciano Scalettari di "Famiglia Cristiana" che, pur di ricercare e far venire alla luce i motivi dell'omicidio, ha affrontato due diverse pericolose spedizioni in Somalia, ripercorrendone i passi. Luciano Scalettari ha fatto anche parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
E' emersa la storia umana e professionale di una persona innamorata della verità, di una autentica testimone che, pur rendendosi conto del rischio che stava correndo a causa delle sue scoperte sui traffici di rifiuti e di armi, non si è tirata indietro e ha pagato, per la sua passione, con la vita.
Nel corso della serata sono state pure ricordate altre figure di giornalisti-martiri, come Giancarlo Siani e Giuseppe Fava.
Luciano Scalettari ha, anche, annunziato la prossima uscita di un libro che aggiungerà ulteriori tasselli per la comprensione di una vicenda che ancora rimane, come altre del dopoguerra, una pagina buia della nostra storia patria.
Chi vuole approfondire, può farlo su www.ilariaalpi.it(Martedì, 26 gennaio 2010)