A pochi giorni di distanza dal diciassettesimo anniversario della morte della giovane siciliana Rita Atria, un nuovo gesto di violenza ci richiama a non far venire meno il nostro impegno ecclesiale a fianco dei Testimoni di Giustizia.
La nostra Chiesa diocesana appena poche settimane fa si interrogava sulla testimonianza quale strumento privilegiato di evangelizzazione.
E’ sommamente importante riconoscere sempre l’alto valore etico della scelta di coloro i quali non esitano a pagare un prezzo molto elevato –spesso insopportabile- pur di non accettare il ricatto mafioso. Ancora più importante è che accanto a quella scelta si ritrovi, compatta, tutta la società civile, a cominciare dai suoi più alti livelli istituzionali, senza trascurare il ruolo imprescindibile di ogni singolo cittadino.
Ciascuno di noi è un potenziale Testimone di Giustizia. Ciascuno di noi deve saper testimoniare la sua prossimità a coloro che Testimoni di Giustizia lo sono qui ed oggi.
Il nostro pensiero va quindi a Pino Masciari, destinatario del messaggio intimidatorio delle ultime ore. Ma va pure alla giovane donna che da giorni protesta dinnanzi alla Prefettura di Crotone a causa dei molti disagi cui deve far fronte a causa della sua condizione: disagi che non sempre e non solo sono dovuti all’arroganza del potere mafioso e per i quali è dunque urgente ed indifferibile un adeguato intervento delle Istituzioni a ciò preposte.
Il nostro pensiero va alla “siciliana ribelle” Rita Atria, il cui prematuro sacrificio ci richiama alla necessaria corresponsabilità del contesto sociale ed istituzionale.
Il nostro pensiero va a tutti coloro che non conosciamo e di cui ignoriamo le storie.
Da allora molte cose sono cambiate e molti Testimoni di Giustizia non sono più soli, nemmeno di fronte ai rigurgiti di violenza. Ma molte altre devono ancora migliorare perché non si perda memoria di nessuno, perché ciascuno ci sia caro e presente, perché la sua storia sia anche la nostra storia.
Insieme, così, testimoni di una Giustizia saldamente resistente a qualunque minaccia o ricatto.
(Catanzaro, 22 luglio 2009)
Commissione per la Promozione della Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato
Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace