L’orrore di Bucha, parla da solo.
Non possiamo volgere lo sguardo dall’altra parte. Sono nauseato e indignato.
A tutti quelli che dicono “si, peró Zelensky”, dico: potreste farvi un viaggetto in Russia e provare a dire: “si, però Putin” e vediamo cosa vi succederebbe. Ho sempre manifestato contro tutte le “guerre occidentali”, ero anche a Roma a febbraio del 2003 contro la guerra in Iraq, sono contrario all’aumento delle spese militari, ma non si può giocare ideologicamente, e in maniera cinica, sulla pelle delle persone, come se la loro morte, il loro dolore o la loro fuga fossero solo un “accidente” della storia, per il quale non dovremmo neanche commuoverci (un pseudo-intellettuale, nei giorni scorsi, si è espresso proprio così). Qui l’Occidente e la Nato non c’entrano niente, c’entra solo la crudeltà di un despota sanguinario e dei suoi accoliti. Se pensate che con Putin si sarebbe potuto trattare prima dell’invasione, vi do un consiglio: andate a leggervi il libro “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja, anche lei finita male, forse avrete qualche strumento in più per capire.
E, comunque, non c’è proprio niente che possa giustificare tanta barbarie.
(Lunedì, 4 aprile 2022)