La fede (ogni fede) richiede sempre un cambio di passo, una svolta verso la consapevolezza di far parte di unica grande e complessa famiglia umana.
Le differenze e la complessità sono solo ricchezze, non sono condizioni o presupposti per scartare chi non la pensa come noi.
Eppure, le fedi hanno da sempre avuto la loro eterogenesi dei fini nella separazione, nel segnare steccati che hanno generato e generano ancora esclusività e violenza: il mio dio è più grande del tuo e quindi tu non hai il diritto di pensare, e se non puoi pensare non puoi nemmeno respirare.
Se vissute nella gioia, le fedi non conducono mai all'odio, non inducono mai alla violenza, non uccidono mai la propria sorella o il proprio fratello.
(Lunedì, 28 marzo 2022)