Questo è il testo, appena inviato al Sindaco e ai Consiglieri del Comune di Chiaravalle Centrale (CZ), per invitarli a conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.
Cortese attenzione sig. Sindaco, signori Consiglieri Comunali.
Ormai da qualche anno assistiamo ad una recrudescenza del linguaggio dell'odio ed a un ritorno dei virus dell'antisemitismo, della xenofobia, dell'odio razziale, del disprezzo delle minoranze. Sembravano lontani gli anni bui del novecento, costellati da guerre e violenze, dalla tragedia della Shoah. Sembravano lontani perchè, all'indomani delle due guerre mondiali, persone illuminate avevano detto "mai più" approvando le nostre moderne Costituzioni democratiche e la Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo del 10 dicembre 1948. Evidentemente, però, i germi del male, della violenza e dell'odio verso l'altro erano solo sopiti in attesa di risvegliarsi alla prima contingenza storica "utile". Ci troviamo proprio in questa contingenza dove di nuovo le masse rischiano di essere manipolate da novelli avventurieri, da un nazional-populismo che non ha tratto alcun insegnamento dai fatti della storia. Proprio adesso le Istituzioni democratiche, insieme a tutte le persone di buona volontà, hanno il preciso dovere di porre un argine prima che tutto torni a tracimare. Diceva il filosofo Jacques Maritain che: "educare è aiutare la persona umana a diventare più umana". Le Istituzioni democratiche, che sono nate dalla tragedia del nazifascismo, sulla base dei valori affermati dalla nostra Costituzione Repubblicana, si devono riappropriare anche di quella funzione fondamentale che é proprio l'educare. Lo si può cominciare a fare anche attraverso gesti simbolici che siano in grado di trasmettere il senso di una comunità che non resta a guardare e che spiega perchè è necessario ancora continuare a dire "mai più". Ecco, perchè chiedo che il Consiglio Comunale di Chiaravalle Centrale conferisca alla senatrice Liliana Segre la cittadinanza onoraria. E' ormai una delle poche persone viventi superstiti del terrificante disegno di sterminare un intero popolo. La senatrice Liliana Segre rappresenta la forza della vita che rinasce nonostante le crudeli sofferenze, è un monito contro il male assoluto, ci ricorda la nostra comune umanità.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. (Art. 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)
(Domenica, 1 dicembre 2019)