Oggi è la "Giornata mondiale della Terra". Il nostro pianeta, oltre che essere messo in pericolo dall'inquinamento e dal riscaldamento globale, è percorso dalla violenza delle armi e delle guerre e quando ci sono armi e guerre le borse salgono e i pochi fanno affari investendo su un'economia che insanguina e toglie la vita alle moltitudini.
Ci sono tante situzioni di conflitto, a partire dalle nostre "guerre mafiose", per poi andare a ben 26 luoghi colpiti in "giro" per il mondo (Fonte: Comunità di sant'Egidio): in Afghanistan, Burundi, Colombia, America Centrale, Repubblica Democratica del Congo, Corea del Nord, Etiopia e l’Eritrea, Iraq, Libia, Mali, Messico, Mindanao, Filippine, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Repubblica Centroafricana, Senegal, Siria, Somalia, Sud Sudan, Ucraina, Venezuela, Yemen, Terra Santa.
Almeno per pochi attimi, proviamo a concentrare il nostro pensiero sul "rumore" del crepitio delle armi, sul "suono" delle bombe, sul terrore, il dolore, le fughe di milioni di esseri umani come noi.
(Domenica, 22 aprile 2018)