Stamattina a "Tutta la città ne parla" di Radio3, si discuteva anche dell'ora di religione nelle scuole. Personalmente, sono d'accordo con chi sosteneva che l'insegnamento della religione cattolica andrebbe sostituito con l'approfondimento della storia delle religioni (di tutte le religioni) o, ancora meglio, delle culture religiose. Ciò potrebbe aiutare ad avere una comprensione del mondo che non sia solo quella occidentale, a guardare con occhi che non siano solo quelle del "nostro" mondo che tanto ama "esportare" la democrazia con le armi e poi piange sulle conseguenze "indotte" che ci ritornano indietro come boomerang. D'altronde, iscriviamo i nostri figli all'ora di religione per convenzione, perché "ci pare brutto", perché ancora, specialmente al sud, così fan tutti. Seguendo la trasmissione radiofonica, ad un mese dal referendum del 4 dicembre, ho pensato anche che bisognerebbe ormai sgombrare il campo dai Patti Lateranensi, trovando il modo di revisionare l'art. 7 della Costituzione. Sarebbe un modo per affermare, finalmente, la laicità dello Stato e una liberazione anche per la stessa chiesa cattolica che, come istituzione, è sempre legata a filo doppio con il potere. E' successo pure in occasione del referendum costituzionale: la maggior parte delle associazioni e dei movimenti cattolici era schierata per il si e, per fortuna, ha perso sonoramente.
(Venerdì, 6 gennaio 2017)