Qualcuno il 27 gennaio scorso, in qualche post su facebook, si chiedeva perché si dovesse ricordare, fare memoria del male assoluto. Per spiegarlo vorrei solo proporre questa poesia, forse impropriamente attribuita a Bertold Brecht:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare".
Ecco perché io devo ricordare, perché "La vera misura della vita è il ricordo" (Walter Benjamin).
(Domenica, 29 gennaio 2017)