Fra’ Giovanni e fra’ Peppino
nel rifugio certosino
già stremati dal digiuno
nel ricordo di san Bruno,
pur sospinti dalle brame
e dai morsi della fame
ben si fecero coraggio
a cessar l’eremitaggio…
Della tonaca spogliati
dalle donne poi trainati
perché deboli e spossati
giunti al bordo del laghetto
si sognavano un pranzetto….
Un caffè e un cappuccino
presi al fresco del giardino …
tra la resina odorosa…
Poi addio alla Certosa,…
E finiva, menomale, l’esperienza monacale…
Peppe Sestito
(Mercoledì, 19 agosto 2015)