Sulla sedia a rotelle immaginò, la vecchina,
l’ombra sua , d’un dì , riflessa al muro.
Accarezzò il sognò d’essere una ballerina…
Senti battere il cuor come un tamburo…
Mosse le mani, a quel ritmo, in alto tese,
girando le ruote della carrozzella…
Si rivide come allor, giovane e bella….
finchè la luce animò l’ombra cinese…
E danzò, con la forza del pensiero…
Se pure immobile e avanti nell’età
Disabile non era in quel mistero…
Per lei quella follia era una realtà…
Peppe Sestito
(Venerdì, 24 luglio 2015)