Ecco il primo stuzzichino…gli ingredienti principali sono la disabilità, considerata in genere come un fatto negativo, e l’Amore inteso anche come affettuosa solidarietà che trasforma, in un certo senso, la disabilità in qualcosa di positivo, quasi di un vanto…
Tutto dipende da come vede la cosa l’occhio interiore, che difficilmente si fa ingannare dalle apparenze….
La "a" del grande Amore
si ritrovò senza la gambetta;
allor si chiuse in sé e si disperò
perché era diventata un' "O".
E pure la "m", fu imperfetta
poiché perse l'ultimo suo arto;
e si defilò, come uno scarto.
Dal farsi veder, così, s’astenne
poiché divenuta era una “N”.
Le notò un occhio attento,
che legava mente e cuore,
e le riportò nel sentimento:
"-E’ vero, l'acciacco è innegabile...
ma non vuol dire ch'è peggiore...
Voi non rendete l'Amor "Disabile”...
anzi gli date ancor maggior valore;
e questo lo si vede, all'apparenza…
senza bisogno d'esser professore:
Cambia l'Aspetto, ma non l'Essenza...
Ed, infatti, io leggo solo: "ONORE"!
Peppe Sestito
(Omaggio al Premio “La voce del Cuore” 05/07/2015)
(Mercoledì, 15 luglio 2015)