L'Italia è un'azzardopoli a cielo aperto. I dati fanno davvero impressione: per il gioco si spendono 7,9 miliardi al mese, 260 milioni al giorno, 11 milioni per ciascuna ora, 181 mila euro al minuto, con una spesa annua pro capite di 1.583 euro! (Fonte: Mosaico di Pace 05/2017). Si può giocare dovunque, negli esercizi pubblici ma anche online "comodamente" nelle nostre case. Siamo bombardati di pubblicità su tutti i mass media. Il frutto avvelenato di tutto ciò è che migliaia di persone e le loro famiglie si rovinano per il "gioco". Non si capisce perché lo Stato ancora sia reticente ad intervenire in modo deciso, visto che, tra l'altro, ormai non ci guadagna più niente perché spende, per curare quasi un milione di cittadini affetti da azzardopatia, circa 38.000 euro procapite all'anno per un costo che è arrivato a 38 miliardi euro (Fonte: Mosaico di Pace 05/2017). La gestione del gioco d'azzardo è un campo fertile per varie lobbies e per le mafie che riciclano denaro e praticano l'usura. Sarebbe il momento di "spezzare" il gioco eliminando la pubblicità dell’azzardo da tutti i mass media (giornali, radio, televisioni. ecc.), eliminando, senza alcuna eccezione le slot machines da tutti gli esercizi pubblici (bar, tabacchi, ecc.), implementando e potenzando in tutte le Regioni e i Comuni normative che stabiliscano, attraverso la diretta conoscenza del territorio e della popolazione, in maniera restrittiva, le distanze delle sale giochi dai centri sensibili (scuole, ospedali, uffici pubblici, ecc,) e la limitazione dei tempi di apertura di queste. E' questo il senso della condivisibile proposta nata a Napoli su iniziativa di alcune associazioni, fondazioni e di cittadini insieme a padre Alex Zanotelli e che nel prossimo autunno sarà oggetto di una specifica campagna di raccolta firme. Diamo un taglio al gioco d'azzardo.
(Lunedì, 22 maggio 2017)