La durezza "punitiva" che l'eurogruppo sta usando nei confronti del popolo greco non ha altra spiegazione se non quella di ridurre al silenzio chi ha osato dire una parola "altra", rispetto al "pensiero unico" dominante e al neo turbo-capitalismo e ordoliberismo che salva le banche e le grandi multinazionali abbandonando i popoli al loro destino. Non c'è alcuna ragione economica che giustifica un tale atteggiamento di chiusura. Il pil greco rappresenta solo l'1% dell'intero pil dell'eurozona e il debito ellenico il 3% del suo debito totale. Ci sono però forti "ragioni politiche". Non si può permettere che il caso Grecia crei un precedente dal quale si possa ripartire per la costruzione di un'altra Europa, un'Europa più solidale e meno dominata dalle grandi lobbies economiche e dai gigantesti interessi finanziari. La stessa Germania, che è così intransigente, dovrebbe ricordarsi che ha beneficiato di ben tre salvataggi nel corso del Novecento. Senza quei salvataggi non sarebbe mai diventata la grande potenza economico-finanziaria che è oggi. Ci viene spiegato bene in quest'articolo de "Il Sole 24ore" Il più grande debito condonato? E' stato quello tedesco...
(Venerdì, 3 luglio 2015)