Walter Veltroni, nell'intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, auspica di "convincere a un sacrificio" Napolitano per restare al Quirinale. Ma, a parte che lo stesso presidente ha dichiarato la sua indisponibilità, mi pare che ancora una volta non si riesce a capire dove siamo giunti e perchè ci siamo arrivati e anche il poco coraggio dei "leaders" del Pd. Si dimentica che siamo arrivati alle elezioni dopo più di un anno di governo del presidente che ha stremato gli italiani, che ha consentito a Grillo di organizzarsi e a Berlusconi di rimanere in gioco. Ci dimentichiamo che l'unica soluzione, a novembre del 2011, dovevano essere le elezioni anticipate. Si sarebbe potuto usare tutto il 2012 per risanare i bilanci pubblici (con misure più giuste e eque di quelle adotatte dal governo Monti) per poi aprire alla fase del rilancio e degli investimenti. Ma è stato obiettato che i "mercati" non lo avrebbero consentito. Bersani ci è cascato come un principiante ed è rimasto in parlamento per votare leggi inique e inutili (vedi esodati e la legge sul "non lavoro" della Fornero). Ora però siamo qui e proporre ancora Napolitano e, forse indirettamente, un altro Monti, è una scelta conservatrice da non condividere. E poi suvvia caro Walter, cuor di leone, leggi bene cosa sta succedendo intorno a te: se si è dimesso il Papa...
(Sabato, 2 marzo 2013)