L’Associazione culturale “L’Officina: Idee per la Cultura”, la sezione di Amnesty International di Catanzaro, in collaborazione con la Commissione Giustizia, Pace e salvaguardia del creato della Diocesi di Catanzaro-Squillace realizzeranno nei mesi di marzo e aprile 2009 il progetto “I diritti umani vanno a scuola”. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle quarte e quinte classi degli istituti superiori di Chiaravalle Centrale. Si tratta di una serie di cinque conversazioni tenute dal professor Alberto Scerbo, professore ordinario di filosofia del diritto presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, e dal professor Alessio Rauti ricercatore presso la cattedra di diritto costituzionale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
E’ previsto, anche, un incontro conclusivo che sarò organizzato insieme ai ragazzi con i quali saranno scelti temi e modalità.
In buona sostanza si tratterà di percorsi di informazione e formazione finalizzati a stimolare la curiosità dei ragazzi verso i temi dei valori universalmente condivisi in un periodo storico in cui si vivono gli effetti di scelte del recente passato che hanno allontanato le coscienze da questi temi fondamentali per la pacifica convivenza dei popoli.
Ai ragazzi sarà offerto uno spunto di confronto tra gli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed i principi della Costituzione italiana. Vi sarà, pertanto, l’occasione per sottolineare come i valori universalmente riconosciuti nella stessa Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo coincidono con i valori, i principi e le “libertà” oggetto di specifica tutela costituzionale.
Durante gli appuntamenti saranno affrontati essenzialmente due temi generali, quello della collocazione storica della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione italiana, nonché il senso universale dei principi e dei valori (la solidarietà, l’uguaglianza, la libertà, la giustizia).
Il concetto di universalità sarà rapportato sia al dato “geografico” che a quello “cronologico”: infatti, se si chiede ad un adolescente italiano del terzo millennio di indicare alcuni valori fondamentali meritevoli di tutela, con elevata probabilità, riferirà concetti che sono appartenuti anche a chi era adolescente in un’altra Nazione alla metà secolo scorso.
I dettati normativi saranno letti ed esplicati con un taglio didascalico, di facile ed intuitivo apprendimento.
Al termine del percorso sarà consegnato ai ragazzi il “Passaporto dei diritti Umani”.
(Lunedì, 23 febbraio 2009)