Ahmad Sarmast, fondatore dell'orchestra femminile afghana Zohra e direttore dell'Istituto nazionale di musica afghana, ora in esilio in Portogallo, ha dichiarato poco fa a RadioTre, nel corso della trasmissione Momus, che l'Afghanistan è una prigione a cielo aperto.
E' stato vietato l'ascolto, la composizione e la riproduzione di qualsiasi tipo di musica, anche quella tradizionale afghana, a bambini e bambine, uomini e donne.
Lui continua il suo lavoro, insieme all'orchestra Zohra che è riuscita a fuggire via dal Paese, in Portogallo e tra qualche giorno si esibiranno a Pesaro.
Ma che incubo è l'Afghanistan dei talebani
i?
Proviamo ad immaginare un Paese senza musica, senza alcuna espressione artistica.
Un vero incubo, una distopia pienamente realizzata.
Tutta la solidarietà verso queste persone coraggiose e resistenti.
(Sabato, 6 gennaio 2024)