"Innalza la tua parola, non la tua voce. E' la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono" (Rumi - poeta mistico persiano).
Sarebbe un mondo meraviglioso.
E' vero, l'11 settembre 2001 è stato uno spartiacque. Ed è vero, come vuole la retorica di questi giorni, che molti di noi si ricordano perfettamente dove si trovavano e cosa facevano in quei terribili momenti. Vale anche per me, ho un nitido ricordo di quelle ore. Ma qual è la lezione che possiamo e dobbiamo trarre da ciò che è successo e delle sue micidiali conseguenze sulla vita di migliaia di persone e di popoli interi? Quanta distruzione, quanto orrore, quanta morte, quanti profughi? Che tutto ciò che dobbiamo fare, l'unica speranza, è lottare per la Pace, dichiarare guerra alla guerra. Si, proprio così, dichiarare guerra alla guerra. Basta pensare che solo in Italia nel 2021 pagheremo 25 miliardi di euro in spese militari e negli ultimi 7 anni (2013-2019) abbiamo speso solo 2,1 miliardi per la prevenzione di incendi, frane e alluvioni. Basta proiettare lo stesso rapporto sulla sanità pubblica. Basta allargare lo sguardo al mondo intero, per comprendere il livello di ingiustizia in cui viviamo e costringiamo a vivere milioni e milioni di persone. Se solo quelle spese fossero riconvertite in cibo, istruzione, sanità, lavoro, sport, in una parola in spesa per assicurare condizioni di vita dignitose per tutte e tutti, allora possiamo immaginare lo spettacolo meraviglioso che ci troveremmo davanti.
(Sabato, 11 settembre 2021)