Lettera aperta

Al Generale

Danilo Errico

Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

Via XX Settembre, 123/A  –  00187 ROMA

Egregio Generale Danilo Errico,

abbiamo letto sul sito dell’Ordinariato Militare che Lei “ha messo in evidenza come la missione dei militari al servizio della pace sia simile a quella dei sacerdoti“. Parole pronunciate in S. Pietro lo scorso 15 febbraio, in occasione della solenne Celebrazione presieduta dal Cardinale Segretario di Stato e concelebrata dall’Ordinario militare e da tanti cappellani militari.

Ci sentiamo offesi dalle Sue parole. Dal suo paragone tra il nostro essere sacerdoti e ‘la missione dei militari’.  Sono vocazioni e scelte di vita radicalmente diverse.

Noi siamo preti, già coordinatori nazionali di Pax Christi. No, la nostra idea di pace non è per nulla vicina alla Sua.

La nostra scelta di essere preti è per annunciare Cristo nostra pace (una pace Made in Cielo, come diceva don Tonino Bello, già presidente di Pax Christi),  non per servire progetti di guerra o difendere ‘interessi nazionali ovunque minacciati o compromessi’. Non ci coinvolga, per favore, in progetti e situazioni con cui non abbiamo nulla da condividere. Abbiamo il massimo rispetto per le persone che scelgono la vita militare, ma non venga a tirarci per la giacca.

Se vuole comandare, essendo Lei il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, comandi e dia le direttive nel Suo campo, ma lasci stare noi e tutti quelli che come noi credono a lavorano per la pace in tante situazioni, anche difficili, e non si affidano a missioni di pace armate… che con la pace non hanno proprio nulla a che vedere, come la prossima missione in Niger.

Siamo convinti che la chiesa non debba avere nessun compromesso con la logica folle della guerra, anche se oggi mascherata con la parola pace.

Siamo nel centenario della fine della Prima Guerra mondiale, ‘inutile strage’.

La storia ci sia maestra di vita.

Per i credenti e per i preti, dai tempi della Pacem in Terris la guerra è ‘alienum a ratione’ (pura follia),come ebbe a scrivere S. Giovanni XXIII che paradossalmente avete eletto patrono di chi persegue la pace ridotta a figlia degenere della guerra.

Generale Errico, come uomini, come credenti e come preti Le rinnoviamo, con rispetto ma con altrettanta fermezza, il nostro signor no!

 17 febbraio 2018

 Renato Sacco, parroco a Cesara e Arola (Vb),

attuale coordinatore nazionale di Pax Christi,

  1. Nandino Capovilla, parroco a Marghera (Ve),

già coordinatore nazionale di Pax Christi

  1. Fabio Corazzina, parroco a Brescia,

già coordinatore nazionale di Pax Christi

  1. Tonio Dell’Olio, Presidente Pro Civitate Christiana, Assisi,

già coordinatore nazionale di Pax Christi

(Domenica 18 febbraio 2018)

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