Il 1° maggio 1947 a Portella della Ginestra si consumò la prima strage della nostra storia repubblicana. Vigliacchi spararono sui lavoratori in festa, provocando la morte di undici persone (due bambini). E' solo l'inizio delle "stragi di stato", dei misteri di sangue che avvolgono la nostra storia recente. Forse, tutto deriva dal fatto che come italiani non abbiamo mai fatto davvero i conti con la violenza e l'orrore fascista. Dopo la Liberazione, i centri di potere sono rimasti occupati da molti "gerarchi" che avevano collaborato attivamente con il duce. In Germania, il cancelliere Willy Brandt, premio Nobel per la Pace nel 1971 e che non aveva alcuna corresponsabilità con il nazismo, il 7 dicembre 1974 si inginocchiò nel ghetto di Varsavia chinando il capo come richiesta di perdono a nome di tutto il popolo tedesco. Noi non abbiamo mai chinato il capo di fronte al popolo etiope, eritreo, libico, spagnolo, slavo. Forse per questo siamo ancora pieni di fascistelli (molto pericolosi) che possono dire qualsiasi cosa senza essere fermati. Forse per questo qualcuno considera il 25 aprile come qualcosa di "anacronistico". E, il fascismo alligna dovunque c'è razzismo, discriminazione, sfruttamento e violenza di qualsiasi genere.
Buon 1° maggio...
(Domenica, 30 aprile 2017)