Gramsci scriveva “Odio gli indifferenti”.
In quel testo ci sono tutti i connotati negativi dell’indifferenza.
È l’indifferenza che sconfina nell’ignavia.
Ma probabilmente, c’è pure un significato buono dell’indifferenza.
È quell’atteggiamento che, invece di chiudere (indifferenza negativa), dischiude relazioni.
È la disponibilità a lasciare spazio ad ogni punto di vista (anche quello degli elementi della natura) che vada oltre il nostro.
La capacità di non farsi trascinare dai propri “pre-giudizi” e dalla propria visione del mondo.
In questo senso essere in-differenti significa rispettare l’altrui libertá, in uno sguardo aperto alla pace universale, alla giustizia e alla nonviolenza.
(Sabato, 10 febbraio 2024)